theta

1 Settembre 2025

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Formalmente, theta (θ) rappresenta la derivata parziale del prezzo di un’opzione rispetto al tempo, mantenendo costanti tutte le altre variabili (prezzo sottostante, volatilità, tassi d’interesse). È espressa in unità monetarie per unità di tempo (es. dollari al giorno). Un valore theta negativo indica una perdita di valore dell’opzione nel tempo, mentre un valore theta positivo (raramente osservato per opzioni standard) indica un aumento di valore. Questo decadimento temporale è più pronunciato vicino alla scadenza dell’opzione.

La comprensione di theta è cruciale per la gestione del rischio e la strategia di trading di opzioni. Gli investitori che acquistano opzioni (long) sono esposti a un theta negativo, perdendo valore ogni giorno che passa. Al contrario, gli investitori che vendono opzioni (short) beneficiano di un theta positivo, guadagnando dal decadimento temporale. Ad esempio, immaginiamo un’opzione call con theta di -0.50$. Se il prezzo del sottostante rimane costante, il valore dell’opzione diminuirà di circa 0.50$ al giorno. Questa informazione è fondamentale per determinare il tempo di mantenimento di una posizione e per stimare il profitto o la perdita potenziale.

Theta viene utilizzato nella pratica per diversi scopi. I trader possono utilizzare il valore theta per valutare il costo del tempo per mantenere una posizione long, o per stimare il guadagno giornaliero atteso da una posizione short. È un componente chiave nei modelli di pricing delle opzioni, come il modello Black-Scholes, e contribuisce alla costruzione di strategie di hedging. Inoltre, la comprensione di theta è essenziale per la gestione del rischio, permettendo ai trader di valutare l’impatto del tempo sul valore delle loro posizioni e di adattare le loro strategie di conseguenza.

Nonostante la sua utilità, theta presenta alcuni limiti. È una misura statica che si basa su ipotesi semplificative, come la costanza della volatilità. Nella realtà, la volatilità può fluttuare significativamente, influenzando il prezzo dell’opzione in modo non previsto dal theta. Inoltre, theta non considera l’impatto di eventi imprevisti che possono influenzare il prezzo del sottostante, rendendo la sua previsione del decadimento temporale solo un’approssimazione. Pertanto, è fondamentale utilizzare theta in combinazione con altre misure di sensibilità (come delta, gamma e vega) per una valutazione più completa del rischio e del potenziale di profitto di una posizione in opzioni.

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Analisi Quantitativa Definitiva su Microsoft (MSFT): Il DNA Statistico di un Titano di Mercato dal 2006 a Oggi

Analisi Quantitativa Definitiva su Microsoft (MSFT): Il DNA Statistico di un Titano di Mercato dal 2006 a Oggi

Questo studio conduce un’analisi di profiling quantitativo approfondita sulla serie storica del titolo Microsoft (MSFT.US) dal 2006 al 2025. Il problema affrontato è la caratterizzazione del comportamento statistico dell’asset per superare le analisi discrezionali e identificare vantaggi competitivi (“edge”) oggettivi. La metodologia impiega un approccio modulare basato su Python, analizzando persistenza, regimi di mercato e ciclicità. Il risultato più significativo è l’identificazione di un chiaro trend rialzista, punteggiato da opportunità tattiche di tipo mean-reverting, specialmente in contesti di bassa volatilità, offrendo un framework robusto per investitori e trader sistematici.

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Analisi Quantitativa (NVDA): Decodificare il DNA di un Titolo da -90% a +10.000% con un Approccio Sistematico

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Affrontiamo il problema di navigare l’estrema volatilità di un titolo come NVIDIA (NVDA.US) attraverso un’analisi quantitativa rigorosa. Utilizzando un approccio sistematico in Python su dati giornalieri dal 2006 al 2025, abbiamo eseguito un “profiling” completo per identificare vantaggi statistici ricorrenti. Il risultato più significativo è l’individuazione di un doppio “edge”: una forte anomalia stagionale rialzista nel mese di

Agosto e una robusta tendenza al ritorno alla media (mean reversion) a seguito di forti ribassi, quantificati da uno Z-Score inferiore a -1.88. Questo studio fornisce un framework replicabile per trasformare l’analisi storica in un concreto piano operativo.

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Analisi Quantitativa dei Drawdown su Apple (AAPL): L’Edge Statistico del “Buy the Dip” dal 2006 a Oggi

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Questo studio di Kriterion Quant analizza in modo multidimensionale tutti gli episodi di drawdown del ticker Apple (AAPL.US) a partire dal 01-01-2006. La ricerca trasforma la percezione del rischio associata ai crolli di mercato in un’opportunità strategica quantificabile. Basandosi su un algoritmo Python, lo studio valida statisticamente le strategie “buy the dip”. Il risultato più significativo è che l’acquisto sistematico al minimo di un drawdown superiore al 10% ha storicamente generato un rendimento medio del +14.46% a 1 mese, con un win rate del 100%, fornendo un framework operativo per investitori evoluti e trader sistematici.

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