Formalmente, uno stop loss è un ordine condizionale di vendita (o acquisto, nel caso di posizioni corte) che viene attivato quando il prezzo di un asset raggiunge un livello specificato dall’investitore. Questo livello è determinato in base alla strategia di trading e alla tolleranza al rischio dell’investitore, rappresentando il punto massimo di perdita accettabile. Una volta raggiunto il prezzo di stop loss, l’ordine viene automaticamente eseguito al miglior prezzo disponibile sul mercato, limitando così le ulteriori perdite derivanti da un movimento avverso del prezzo.
L’importanza degli stop loss risiede nella gestione del rischio. In un mercato volatile, proteggono gli investitori da perdite potenzialmente catastrofiche. Immaginiamo un investitore che acquista 100 azioni di una società a 50€ per azione, per un investimento totale di 5000€. Se l’investitore imposta uno stop loss a 45€, l’ordine verrà eseguito automaticamente se il prezzo scende a 45€, limitando la perdita a 500€ (100 azioni x 5€ di perdita per azione). Senza uno stop loss, l’investitore potrebbe subire perdite molto maggiori se il prezzo continua a scendere.
Nella pratica, gli stop loss possono essere impostati in diversi modi, come un prezzo fisso, un certo numero di punti percentuali sotto il prezzo di acquisto, o in relazione a indicatori tecnici. È importante considerare la volatilità dell’asset e la liquidità del mercato quando si imposta uno stop loss. In mercati illiquidi, lo stop loss potrebbe essere eseguito a un prezzo peggiore di quello previsto, un fenomeno noto come slippage. Inoltre, è fondamentale ricordare che gli stop loss non garantiscono l’assenza di perdite, ma semplicemente le limitano a un livello predefinito. Un’altra considerazione è il rischio di essere ‘stoppati fuori’ da un trade vincente a causa di fluttuazioni di prezzo temporanee.
Nonostante i vantaggi nella gestione del rischio, gli stop loss presentano anche dei limiti. Come accennato, lo slippage può causare perdite maggiori del previsto. Inoltre, l’impostazione di stop loss troppo stretti può portare a frequenti uscite dal mercato, riducendo la possibilità di profitti a lungo termine. Infine, l’utilizzo di stop loss non è una strategia infallibile e non sostituisce una solida analisi fondamentale e tecnica. Una corretta gestione del rischio richiede una combinazione di stop loss, diversificazione del portafoglio e una comprensione approfondita del mercato e degli asset in cui si investe.
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