stop loss

3 Settembre 2025

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Formalmente, uno stop loss è un ordine condizionale di vendita (o acquisto, nel caso di posizioni corte) che viene attivato quando il prezzo di un asset raggiunge un livello specificato dall’investitore. Questo livello è determinato in base alla strategia di trading e alla tolleranza al rischio dell’investitore, rappresentando il punto massimo di perdita accettabile. Una volta raggiunto il prezzo di stop loss, l’ordine viene automaticamente eseguito al miglior prezzo disponibile sul mercato, limitando così le ulteriori perdite derivanti da un movimento avverso del prezzo.

L’importanza degli stop loss risiede nella gestione del rischio. In un mercato volatile, proteggono gli investitori da perdite potenzialmente catastrofiche. Immaginiamo un investitore che acquista 100 azioni di una società a 50€ per azione, per un investimento totale di 5000€. Se l’investitore imposta uno stop loss a 45€, l’ordine verrà eseguito automaticamente se il prezzo scende a 45€, limitando la perdita a 500€ (100 azioni x 5€ di perdita per azione). Senza uno stop loss, l’investitore potrebbe subire perdite molto maggiori se il prezzo continua a scendere.

Nella pratica, gli stop loss possono essere impostati in diversi modi, come un prezzo fisso, un certo numero di punti percentuali sotto il prezzo di acquisto, o in relazione a indicatori tecnici. È importante considerare la volatilità dell’asset e la liquidità del mercato quando si imposta uno stop loss. In mercati illiquidi, lo stop loss potrebbe essere eseguito a un prezzo peggiore di quello previsto, un fenomeno noto come slippage. Inoltre, è fondamentale ricordare che gli stop loss non garantiscono l’assenza di perdite, ma semplicemente le limitano a un livello predefinito. Un’altra considerazione è il rischio di essere ‘stoppati fuori’ da un trade vincente a causa di fluttuazioni di prezzo temporanee.

Nonostante i vantaggi nella gestione del rischio, gli stop loss presentano anche dei limiti. Come accennato, lo slippage può causare perdite maggiori del previsto. Inoltre, l’impostazione di stop loss troppo stretti può portare a frequenti uscite dal mercato, riducendo la possibilità di profitti a lungo termine. Infine, l’utilizzo di stop loss non è una strategia infallibile e non sostituisce una solida analisi fondamentale e tecnica. Una corretta gestione del rischio richiede una combinazione di stop loss, diversificazione del portafoglio e una comprensione approfondita del mercato e degli asset in cui si investe.

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Analisi Quantitativa Definitiva su Microsoft (MSFT): Il DNA Statistico di un Titano di Mercato dal 2006 a Oggi

Analisi Quantitativa Definitiva su Microsoft (MSFT): Il DNA Statistico di un Titano di Mercato dal 2006 a Oggi

Questo studio conduce un’analisi di profiling quantitativo approfondita sulla serie storica del titolo Microsoft (MSFT.US) dal 2006 al 2025. Il problema affrontato è la caratterizzazione del comportamento statistico dell’asset per superare le analisi discrezionali e identificare vantaggi competitivi (“edge”) oggettivi. La metodologia impiega un approccio modulare basato su Python, analizzando persistenza, regimi di mercato e ciclicità. Il risultato più significativo è l’identificazione di un chiaro trend rialzista, punteggiato da opportunità tattiche di tipo mean-reverting, specialmente in contesti di bassa volatilità, offrendo un framework robusto per investitori e trader sistematici.

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Analisi Quantitativa (NVDA): Decodificare il DNA di un Titolo da -90% a +10.000% con un Approccio Sistematico

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Affrontiamo il problema di navigare l’estrema volatilità di un titolo come NVIDIA (NVDA.US) attraverso un’analisi quantitativa rigorosa. Utilizzando un approccio sistematico in Python su dati giornalieri dal 2006 al 2025, abbiamo eseguito un “profiling” completo per identificare vantaggi statistici ricorrenti. Il risultato più significativo è l’individuazione di un doppio “edge”: una forte anomalia stagionale rialzista nel mese di

Agosto e una robusta tendenza al ritorno alla media (mean reversion) a seguito di forti ribassi, quantificati da uno Z-Score inferiore a -1.88. Questo studio fornisce un framework replicabile per trasformare l’analisi storica in un concreto piano operativo.

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Analisi Quantitativa dei Drawdown su Apple (AAPL): L’Edge Statistico del “Buy the Dip” dal 2006 a Oggi

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Questo studio di Kriterion Quant analizza in modo multidimensionale tutti gli episodi di drawdown del ticker Apple (AAPL.US) a partire dal 01-01-2006. La ricerca trasforma la percezione del rischio associata ai crolli di mercato in un’opportunità strategica quantificabile. Basandosi su un algoritmo Python, lo studio valida statisticamente le strategie “buy the dip”. Il risultato più significativo è che l’acquisto sistematico al minimo di un drawdown superiore al 10% ha storicamente generato un rendimento medio del +14.46% a 1 mese, con un win rate del 100%, fornendo un framework operativo per investitori evoluti e trader sistematici.

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