slippage

1 Settembre 2025

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Lo slippage, in finanza quantitativa, rappresenta la differenza tra il prezzo teorico di un’operazione (prezzo di mercato osservato o prezzo limite impostato) e il prezzo effettivo a cui l’operazione viene eseguita. Questa discrepanza nasce principalmente dalla difficoltà di eseguire un ordine al prezzo desiderato, a causa di fattori di mercato come la scarsa liquidità, l’ampiezza dell’ordine stesso, o l’elevata volatilità. In sostanza, lo slippage rappresenta il costo implicito dell’esecuzione di un ordine, un costo che non è sempre esplicitamente visibile nelle commissioni di trading.

La comprensione dello slippage è cruciale per la gestione del rischio e la performance di un portafoglio. Un elevato slippage può erodere significativamente i profitti, soprattutto per i trader ad alta frequenza o per coloro che eseguono grandi ordini. Ad esempio, immaginiamo di voler acquistare 10.000 azioni di una società a un prezzo di mercato di €10. Se a causa di scarsa liquidità l’ordine viene eseguito a un prezzo medio di €10.05, lo slippage ammonta a €0.05 per azione, per un totale di €500 di perdita. Questo impatto può essere amplificato in mercati volatili o con ordini di grandi dimensioni.

Nella pratica, lo slippage viene mitigato attraverso diverse strategie. La scelta di broker con elevata liquidità e spread stretti è fondamentale. Inoltre, l’utilizzo di ordini limitati (limit order) invece di ordini a mercato (market order) permette di controllare il prezzo massimo o minimo di esecuzione, riducendo il rischio di slippage. Tecniche più avanzate, come l’utilizzo di algoritmi di trading che suddividono gli ordini in parti più piccole (iceberg orders) o che cercano di ottimizzare l’esecuzione in base alle condizioni di mercato, possono ulteriormente ridurre l’impatto dello slippage. Tuttavia, è importante ricordare che lo slippage è un fenomeno intrinseco al mercato e non può essere completamente eliminato.

Nonostante gli sforzi per minimizzarlo, lo slippage presenta dei limiti intrinseci. Prevedere con precisione l’entità dello slippage è difficile, in quanto dipende da fattori dinamici e spesso imprevedibili. Modelli quantitativi possono stimare l’impatto atteso, ma queste stime sono soggette a incertezza. Inoltre, la misurazione dello slippage può essere complessa, richiedendo una precisa analisi delle informazioni di mercato e delle modalità di esecuzione degli ordini. Infine, l’ottimizzazione della gestione dello slippage può entrare in conflitto con altri obiettivi di trading, come la velocità di esecuzione o la minimizzazione delle commissioni.

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Analisi Quantitativa Definitiva su Microsoft (MSFT): Il DNA Statistico di un Titano di Mercato dal 2006 a Oggi

Analisi Quantitativa Definitiva su Microsoft (MSFT): Il DNA Statistico di un Titano di Mercato dal 2006 a Oggi

Questo studio conduce un’analisi di profiling quantitativo approfondita sulla serie storica del titolo Microsoft (MSFT.US) dal 2006 al 2025. Il problema affrontato è la caratterizzazione del comportamento statistico dell’asset per superare le analisi discrezionali e identificare vantaggi competitivi (“edge”) oggettivi. La metodologia impiega un approccio modulare basato su Python, analizzando persistenza, regimi di mercato e ciclicità. Il risultato più significativo è l’identificazione di un chiaro trend rialzista, punteggiato da opportunità tattiche di tipo mean-reverting, specialmente in contesti di bassa volatilità, offrendo un framework robusto per investitori e trader sistematici.

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Analisi Quantitativa (NVDA): Decodificare il DNA di un Titolo da -90% a +10.000% con un Approccio Sistematico

Analisi Quantitativa (NVDA): Decodificare il DNA di un Titolo da -90% a +10.000% con un Approccio Sistematico

Affrontiamo il problema di navigare l’estrema volatilità di un titolo come NVIDIA (NVDA.US) attraverso un’analisi quantitativa rigorosa. Utilizzando un approccio sistematico in Python su dati giornalieri dal 2006 al 2025, abbiamo eseguito un “profiling” completo per identificare vantaggi statistici ricorrenti. Il risultato più significativo è l’individuazione di un doppio “edge”: una forte anomalia stagionale rialzista nel mese di

Agosto e una robusta tendenza al ritorno alla media (mean reversion) a seguito di forti ribassi, quantificati da uno Z-Score inferiore a -1.88. Questo studio fornisce un framework replicabile per trasformare l’analisi storica in un concreto piano operativo.

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Analisi Quantitativa dei Drawdown su Apple (AAPL): L’Edge Statistico del “Buy the Dip” dal 2006 a Oggi

Analisi Quantitativa dei Drawdown su Apple (AAPL): L’Edge Statistico del “Buy the Dip” dal 2006 a Oggi

Questo studio di Kriterion Quant analizza in modo multidimensionale tutti gli episodi di drawdown del ticker Apple (AAPL.US) a partire dal 01-01-2006. La ricerca trasforma la percezione del rischio associata ai crolli di mercato in un’opportunità strategica quantificabile. Basandosi su un algoritmo Python, lo studio valida statisticamente le strategie “buy the dip”. Il risultato più significativo è che l’acquisto sistematico al minimo di un drawdown superiore al 10% ha storicamente generato un rendimento medio del +14.46% a 1 mese, con un win rate del 100%, fornendo un framework operativo per investitori evoluti e trader sistematici.

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