sharpe ratio

1 Settembre 2025

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Formalmente, lo Sharpe Ratio è definito come la differenza tra il rendimento medio di un investimento e il tasso di rendimento libero da rischio, divisa per la deviazione standard del rendimento dell’investimento. La formula è: Sharpe Ratio = (Rp – Rf) / σp, dove Rp rappresenta il rendimento medio del portafoglio, Rf il tasso di rendimento libero da rischio (tipicamente rappresentato dal rendimento di un titolo di stato a breve termine) e σp la deviazione standard del rendimento del portafoglio. Un Sharpe Ratio più elevato indica una migliore performance aggiustata per il rischio.

L’importanza dello Sharpe Ratio risiede nella sua capacità di confrontare la performance di diversi investimenti, considerando sia il rendimento che il rischio. A differenza del semplice rendimento medio, lo Sharpe Ratio penalizza gli investimenti con elevata volatilità, premiando invece quelli che generano un rendimento superiore al rischio libero da rischio con una minore volatilità. Ad esempio, consideriamo due investimenti: A con un rendimento medio del 15% e una deviazione standard del 20%, e B con un rendimento medio del 10% e una deviazione standard del 5%. Assumendo un tasso di rendimento libero da rischio del 2%, lo Sharpe Ratio di A sarebbe (15%-2%)/20% = 0.65, mentre quello di B sarebbe (10%-2%)/5% = 1.6. Nonostante A abbia un rendimento medio superiore, B presenta uno Sharpe Ratio significativamente più alto, indicando una migliore performance aggiustata per il rischio.

Lo Sharpe Ratio è ampiamente utilizzato nella pratica dagli investitori per valutare la performance dei portafogli, selezionare i gestori di fondi e costruire portafogli efficienti. Però, è fondamentale ricordare i suoi limiti. Lo Sharpe Ratio si basa su dati storici e non garantisce performance future. Inoltre, assume che i rendimenti siano distribuiti normalmente, ipotesi che potrebbe non essere sempre valida nella realtà. Infine, la scelta del tasso di rendimento libero da rischio può influenzare il risultato, rendendo i confronti tra investimenti con periodi di riferimento diversi potenzialmente inaffidabili. Nonostante questi limiti, lo Sharpe Ratio rimane uno strumento prezioso per la valutazione del rischio-rendimento, a patto di essere utilizzato con consapevolezza e in combinazione con altre metriche di performance.

In conclusione, lo Sharpe Ratio è un indicatore fondamentale per valutare l’efficienza di un investimento, ma non deve essere considerato l’unico criterio decisionale. Una corretta interpretazione richiede una comprensione approfondita dei suoi punti di forza e delle sue limitazioni, nonché un’analisi più ampia che consideri altri fattori rilevanti, come la distribuzione dei rendimenti, la correlazione con altri asset e l’orizzonte temporale di investimento.

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Analisi Quantitativa Definitiva su Microsoft (MSFT): Il DNA Statistico di un Titano di Mercato dal 2006 a Oggi

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Questo studio conduce un’analisi di profiling quantitativo approfondita sulla serie storica del titolo Microsoft (MSFT.US) dal 2006 al 2025. Il problema affrontato è la caratterizzazione del comportamento statistico dell’asset per superare le analisi discrezionali e identificare vantaggi competitivi (“edge”) oggettivi. La metodologia impiega un approccio modulare basato su Python, analizzando persistenza, regimi di mercato e ciclicità. Il risultato più significativo è l’identificazione di un chiaro trend rialzista, punteggiato da opportunità tattiche di tipo mean-reverting, specialmente in contesti di bassa volatilità, offrendo un framework robusto per investitori e trader sistematici.

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Analisi Quantitativa (NVDA): Decodificare il DNA di un Titolo da -90% a +10.000% con un Approccio Sistematico

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Affrontiamo il problema di navigare l’estrema volatilità di un titolo come NVIDIA (NVDA.US) attraverso un’analisi quantitativa rigorosa. Utilizzando un approccio sistematico in Python su dati giornalieri dal 2006 al 2025, abbiamo eseguito un “profiling” completo per identificare vantaggi statistici ricorrenti. Il risultato più significativo è l’individuazione di un doppio “edge”: una forte anomalia stagionale rialzista nel mese di

Agosto e una robusta tendenza al ritorno alla media (mean reversion) a seguito di forti ribassi, quantificati da uno Z-Score inferiore a -1.88. Questo studio fornisce un framework replicabile per trasformare l’analisi storica in un concreto piano operativo.

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Analisi Quantitativa dei Drawdown su Apple (AAPL): L’Edge Statistico del “Buy the Dip” dal 2006 a Oggi

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Questo studio di Kriterion Quant analizza in modo multidimensionale tutti gli episodi di drawdown del ticker Apple (AAPL.US) a partire dal 01-01-2006. La ricerca trasforma la percezione del rischio associata ai crolli di mercato in un’opportunità strategica quantificabile. Basandosi su un algoritmo Python, lo studio valida statisticamente le strategie “buy the dip”. Il risultato più significativo è che l’acquisto sistematico al minimo di un drawdown superiore al 10% ha storicamente generato un rendimento medio del +14.46% a 1 mese, con un win rate del 100%, fornendo un framework operativo per investitori evoluti e trader sistematici.

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