Formalmente, il rischio superiore è definito come la deviazione standard o la varianza dei rendimenti positivi di un investimento rispetto al suo rendimento atteso. A differenza del rischio di downside, che si concentra sulla probabilità di perdite, il rischio superiore si concentra sulla probabilità di guadagni superiori alla media. È un concetto cruciale nella gestione del portafoglio, in quanto rappresenta il potenziale di sovraperformance rispetto a un benchmark o a un investimento di riferimento.
L’importanza del rischio superiore risiede nella sua capacità di quantificare il potenziale di guadagno di un investimento. Gli investitori, soprattutto quelli con un orizzonte temporale lungo e un’avversione al rischio moderata, sono spesso interessati a massimizzare il rischio superiore, pur mantenendo sotto controllo il rischio di downside. Ad esempio, un’azienda con un nuovo prodotto innovativo potrebbe presentare un elevato rischio superiore, ma anche un elevato rischio di downside se il prodotto non viene accolto dal mercato. Un’analisi quantitativa potrebbe mostrare che, nonostante un’elevata volatilità complessiva, il potenziale di guadagno (rischio superiore) supera significativamente il rischio di perdita.
Nella pratica, il rischio superiore viene utilizzato per valutare opportunità di investimento ad alta crescita, come azioni di aziende tecnologiche o investimenti in venture capital. Si può quantificare attraverso simulazioni Monte Carlo, che generano una distribuzione di probabilità dei possibili rendimenti futuri, permettendo di stimare la probabilità di superare determinati livelli di rendimento. Ad esempio, se un investimento ha un rendimento atteso del 10% e una simulazione Monte Carlo indica una probabilità del 20% di ottenere un rendimento superiore al 25%, questo indica un significativo rischio superiore. Tuttavia, è fondamentale ricordare che queste simulazioni si basano su ipotesi e modelli che potrebbero non riflettere accuratamente la realtà.
Nonostante i suoi vantaggi, il rischio superiore presenta anche dei limiti. Innanzitutto, la sua misurazione è spesso soggettiva e dipende dai modelli e dalle ipotesi utilizzati. In secondo luogo, concentrarsi esclusivamente sul rischio superiore può portare a una sottovalutazione del rischio di downside, con potenziali conseguenze negative per il portafoglio. Infine, un elevato rischio superiore non garantisce necessariamente un elevato rendimento effettivo; è solo un indicatore del potenziale di sovraperformance. Una gestione del rischio completa richiede una valutazione equilibrata sia del rischio superiore che del rischio di downside, considerando anche altri fattori quali la correlazione tra gli asset e l’orizzonte temporale di investimento.
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