future

1 Settembre 2025

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Formalmente, un contratto future è un accordo legalmente vincolante tra due parti per la compravendita di un bene sottostante a una data futura (data di scadenza) a un prezzo concordato (prezzo future). A differenza di un contratto forward, i future sono standardizzati in termini di quantità, qualità del bene sottostante e data di scadenza, e vengono scambiati su mercati regolamentati, offrendo maggiore liquidità e trasparenza. Il prezzo del future riflette le aspettative del mercato riguardo al prezzo del bene sottostante alla scadenza.

L’importanza dei future risiede nella loro capacità di gestire il rischio (hedging) e speculare sui movimenti di prezzo dei beni sottostanti. Un’azienda agricola, ad esempio, potrebbe utilizzare i future sul grano per bloccare il prezzo di vendita del proprio raccolto futuro, proteggendosi da possibili cali di prezzo. Al contrario, un investitore speculativo potrebbe acquistare un future sull’indice S&P 500 se si aspetta un rialzo del mercato azionario, ottenendo un’esposizione leveraged al mercato senza dover acquistare direttamente le azioni.

Consideriamo un esempio numerico: un future sul grano con scadenza a dicembre potrebbe essere quotato a $5 per bushel. Un agricoltore che si aspetta di raccogliere 10.000 bushel di grano a dicembre potrebbe vendere 10.000 future sul grano a $5 per bushel. Se il prezzo del grano scende a $4 alla scadenza, l’agricoltore perderà denaro sulla vendita del grano sul mercato spot, ma guadagnerà $10.000 (10.000 bushel * $1/bushel) dalla sua posizione future, compensando in parte la perdita. Viceversa, se il prezzo del grano sale a $6, l’agricoltore perderà $10.000 sulla sua posizione future, ma otterrà un profitto maggiore dalla vendita del grano sul mercato spot.

Nonostante i vantaggi, i future presentano anche dei limiti. La leva finanziaria implicita nei future amplifica sia i profitti che le perdite, rendendoli strumenti adatti solo ad investitori con un’elevata tolleranza al rischio e una profonda comprensione del mercato. Inoltre, la necessità di margini iniziali e di manutenzione può portare a margin call, ovvero richieste di versamento di fondi aggiuntivi per mantenere la posizione aperta, con il rischio di liquidazione forzata in caso di mancato adempimento. Infine, la complessità dei contratti future e la volatilità dei mercati richiedono una solida conoscenza e un’attenta gestione del rischio.

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Analisi Quantitativa Definitiva su Microsoft (MSFT): Il DNA Statistico di un Titano di Mercato dal 2006 a Oggi

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Questo studio conduce un’analisi di profiling quantitativo approfondita sulla serie storica del titolo Microsoft (MSFT.US) dal 2006 al 2025. Il problema affrontato è la caratterizzazione del comportamento statistico dell’asset per superare le analisi discrezionali e identificare vantaggi competitivi (“edge”) oggettivi. La metodologia impiega un approccio modulare basato su Python, analizzando persistenza, regimi di mercato e ciclicità. Il risultato più significativo è l’identificazione di un chiaro trend rialzista, punteggiato da opportunità tattiche di tipo mean-reverting, specialmente in contesti di bassa volatilità, offrendo un framework robusto per investitori e trader sistematici.

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Analisi Quantitativa (NVDA): Decodificare il DNA di un Titolo da -90% a +10.000% con un Approccio Sistematico

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Affrontiamo il problema di navigare l’estrema volatilità di un titolo come NVIDIA (NVDA.US) attraverso un’analisi quantitativa rigorosa. Utilizzando un approccio sistematico in Python su dati giornalieri dal 2006 al 2025, abbiamo eseguito un “profiling” completo per identificare vantaggi statistici ricorrenti. Il risultato più significativo è l’individuazione di un doppio “edge”: una forte anomalia stagionale rialzista nel mese di

Agosto e una robusta tendenza al ritorno alla media (mean reversion) a seguito di forti ribassi, quantificati da uno Z-Score inferiore a -1.88. Questo studio fornisce un framework replicabile per trasformare l’analisi storica in un concreto piano operativo.

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Analisi Quantitativa dei Drawdown su Apple (AAPL): L’Edge Statistico del “Buy the Dip” dal 2006 a Oggi

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Questo studio di Kriterion Quant analizza in modo multidimensionale tutti gli episodi di drawdown del ticker Apple (AAPL.US) a partire dal 01-01-2006. La ricerca trasforma la percezione del rischio associata ai crolli di mercato in un’opportunità strategica quantificabile. Basandosi su un algoritmo Python, lo studio valida statisticamente le strategie “buy the dip”. Il risultato più significativo è che l’acquisto sistematico al minimo di un drawdown superiore al 10% ha storicamente generato un rendimento medio del +14.46% a 1 mese, con un win rate del 100%, fornendo un framework operativo per investitori evoluti e trader sistematici.

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