Formalmente, il drawdown di un portafoglio o di un investimento in un dato momento *t* è definito come la massima perdita percentuale rispetto al massimo valore precedente raggiunto dal portafoglio. Matematicamente, se indichiamo con *P(t)* il valore del portafoglio al tempo *t*, il drawdown al tempo *t* è dato da: Drawdown(t) = 100 * [max{P(s)} – P(t)] / max{P(s)}, dove *s* varia da 0 a *t* e max{P(s)} rappresenta il massimo valore del portafoglio fino al tempo *t*. Un drawdown del 10% indica che il valore del portafoglio è diminuito del 10% rispetto al suo picco precedente.
La comprensione del drawdown è fondamentale nella gestione del rischio e nella valutazione delle performance degli investimenti. A differenza della semplice volatilità, che considera le fluttuazioni di prezzo senza tener conto del picco precedente, il drawdown fornisce una misura più realistica del rischio di perdita massima che un investitore potrebbe subire. Ad esempio, un investimento che ha una volatilità annua del 15% potrebbe avere drawdown molto più elevati, anche del 30% o 40%, in periodi specifici. Questo dato è cruciale per gli investitori che hanno vincoli di capitale o tolleranze al rischio specifiche. Un investitore con un orizzonte temporale più breve sarà più sensibile a drawdown significativi, mentre un investitore con un orizzonte più lungo potrebbe essere in grado di sopportare drawdown maggiori, confidando nella ripresa a lungo termine.
Nella pratica, il drawdown viene utilizzato per valutare la robustezza di una strategia di investimento, confrontare le performance di diversi portafogli e determinare i livelli di stop-loss appropriati. Consideriamo un esempio: un portafoglio inizia con un valore di 100.000 euro. Dopo un certo periodo, raggiunge un picco di 120.000 euro. Successivamente, il valore scende a 108.000 euro. Il drawdown in questo caso è del 10% [(120.000 – 108.000) / 120.000]. Se il valore scende ulteriormente a 96.000 euro, il drawdown aumenta al 20% [(120.000 – 96.000) / 120.000]. Questo esempio illustra come il drawdown si aggiorna continuamente, riflettendo la perdita massima rispetto al picco precedente.
Nonostante la sua utilità, il drawdown presenta alcuni limiti. Non considera la durata del drawdown, che è un fattore importante per la psicologia dell’investitore. Un drawdown del 10% che dura un mese è molto diverso da uno che dura un anno. Inoltre, il drawdown è una misura retrospettiva e non fornisce una previsione del futuro. Infine, la scelta del periodo di tempo considerato può influenzare il risultato. Nonostante questi limiti, il drawdown rimane uno strumento prezioso per la gestione del rischio e la valutazione delle performance degli investimenti, fornendo una visione più completa della volatilità e del rischio rispetto ad altre metriche più semplici.
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