Formalmente, un kriterion in finanza quantitativa rappresenta una funzione matematica che mappa lo spazio delle possibili strategie di investimento (o portafogli) in un numero reale, rappresentando la ‘qualità’ o ‘desiderabilità’ di ciascuna strategia. Questo numero può essere un indice di performance, come il rapporto di Sharpe, il Sortino ratio, o il rapporto di Calmar, oppure una combinazione ponderata di più metriche, soggetta a vincoli specifici come limiti di allocazione o restrizioni di leva finanziaria. La scelta del kriterion è fondamentale per definire l’obiettivo dell’ottimizzazione e influenza direttamente i risultati ottenuti.
L’importanza dei kriterion risiede nella loro capacità di strutturare il processo decisionale di investimento in modo rigoroso e sistematico. Invece di basarsi su intuizioni soggettive o analisi qualitative, i kriterion permettono di confrontare oggettivamente diverse strategie, identificando quella che meglio soddisfa gli obiettivi prefissati, considerando sia il rendimento atteso che il rischio associato. Ad esempio, un gestore di portafoglio potrebbe definire un kriterion che massimizza il rapporto di Sharpe, sotto il vincolo di una volatilità massima del 10%. Questo approccio garantisce una scelta ottimale all’interno di un framework ben definito.
Nella pratica, i kriterion vengono utilizzati in diversi contesti, tra cui l’ottimizzazione del portafoglio, la selezione degli asset, e lo sviluppo di strategie di trading algoritmico. Consideriamo un esempio numerico: supponiamo di avere due portafogli, A e B. Il portafoglio A ha un rendimento atteso del 15% e una deviazione standard del 12%, mentre il portafoglio B ha un rendimento atteso del 12% e una deviazione standard del 6%. Utilizzando il rapporto di Sharpe (rendimento in eccesso rispetto al tasso privo di rischio diviso per la deviazione standard), possiamo confrontare oggettivamente i due portafogli e scegliere quello con il rapporto di Sharpe più elevato, a patto che il tasso privo di rischio sia noto. La scelta del kriterion (in questo caso il rapporto di Sharpe) determina quale portafoglio viene selezionato.
Nonostante i vantaggi offerti, l’utilizzo dei kriterion presenta anche dei limiti. La scelta del kriterion giusto dipende fortemente dalle preferenze del gestore e dalle caratteristiche del mercato. Un kriterion che funziona bene in un determinato contesto potrebbe non essere appropriato in un altro. Inoltre, la definizione di un kriterion richiede una profonda comprensione dei mercati finanziari e delle metriche di rischio e rendimento. Infine, l’ottimizzazione basata su kriterion può essere sensibile ai dati utilizzati e alle ipotesi sottostanti, richiedendo una costante validazione e monitoraggio dei risultati.
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