deviazione standard

1 Settembre 2025

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Formalmente, la deviazione standard di una popolazione è la radice quadrata della varianza, calcolata come la media degli scarti quadratici dalla media. Per un campione, la formula è leggermente modificata per ottenere una stima non distorta della deviazione standard della popolazione. In termini più semplici, la deviazione standard quantifica quanto i singoli punti dati si discostano dalla media del gruppo. Un valore basso indica che i dati sono raggruppati strettamente attorno alla media, mentre un valore alto indica una maggiore dispersione.

La deviazione standard è uno strumento fondamentale in finanza, soprattutto nella gestione del rischio. Per esempio, in ambito di investimento, la deviazione standard del rendimento di un asset rappresenta la sua volatilità. Un investimento con alta deviazione standard è considerato più rischioso di un investimento con bassa deviazione standard, perché i suoi rendimenti sono più incerti. Consideriamo due fondi comuni d’investimento: il Fondo A ha una deviazione standard del 10%, mentre il Fondo B ha una deviazione standard del 20%. Questo significa che il Fondo B è significativamente più volatile del Fondo A, e quindi più rischioso. Un investitore avverso al rischio preferirà probabilmente il Fondo A.

Nella pratica, la deviazione standard viene utilizzata per costruire intervalli di confidenza, per testare ipotesi statistiche e per valutare la performance di portafogli di investimento. Ad esempio, un gestore di portafoglio potrebbe utilizzare la deviazione standard per confrontare la performance di diversi portafogli, considerando sia il rendimento medio che il rischio associato (misurato dalla deviazione standard). Un portafoglio con un rendimento medio elevato ma una deviazione standard alta potrebbe non essere preferibile a un portafoglio con un rendimento medio leggermente inferiore ma una deviazione standard molto più bassa, a seconda della propensione al rischio dell’investitore.

Nonostante la sua utilità, la deviazione standard presenta alcuni limiti. È sensibile ai valori anomali (outliers), che possono distorcere il risultato. Inoltre, assume una distribuzione normale dei dati, il che potrebbe non essere sempre il caso nei mercati finanziari. Infine, si concentra solo sulla dispersione dei dati attorno alla media, senza fornire informazioni sulla forma della distribuzione o sulla presenza di asimmetrie. Per una comprensione più completa, è spesso utile integrare la deviazione standard con altri strumenti statistici, come lo skewness e la curtosi.

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Analisi Quantitativa Definitiva su Microsoft (MSFT): Il DNA Statistico di un Titano di Mercato dal 2006 a Oggi

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Questo studio conduce un’analisi di profiling quantitativo approfondita sulla serie storica del titolo Microsoft (MSFT.US) dal 2006 al 2025. Il problema affrontato è la caratterizzazione del comportamento statistico dell’asset per superare le analisi discrezionali e identificare vantaggi competitivi (“edge”) oggettivi. La metodologia impiega un approccio modulare basato su Python, analizzando persistenza, regimi di mercato e ciclicità. Il risultato più significativo è l’identificazione di un chiaro trend rialzista, punteggiato da opportunità tattiche di tipo mean-reverting, specialmente in contesti di bassa volatilità, offrendo un framework robusto per investitori e trader sistematici.

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Analisi Quantitativa (NVDA): Decodificare il DNA di un Titolo da -90% a +10.000% con un Approccio Sistematico

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Affrontiamo il problema di navigare l’estrema volatilità di un titolo come NVIDIA (NVDA.US) attraverso un’analisi quantitativa rigorosa. Utilizzando un approccio sistematico in Python su dati giornalieri dal 2006 al 2025, abbiamo eseguito un “profiling” completo per identificare vantaggi statistici ricorrenti. Il risultato più significativo è l’individuazione di un doppio “edge”: una forte anomalia stagionale rialzista nel mese di

Agosto e una robusta tendenza al ritorno alla media (mean reversion) a seguito di forti ribassi, quantificati da uno Z-Score inferiore a -1.88. Questo studio fornisce un framework replicabile per trasformare l’analisi storica in un concreto piano operativo.

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Analisi Quantitativa dei Drawdown su Apple (AAPL): L’Edge Statistico del “Buy the Dip” dal 2006 a Oggi

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Questo studio di Kriterion Quant analizza in modo multidimensionale tutti gli episodi di drawdown del ticker Apple (AAPL.US) a partire dal 01-01-2006. La ricerca trasforma la percezione del rischio associata ai crolli di mercato in un’opportunità strategica quantificabile. Basandosi su un algoritmo Python, lo studio valida statisticamente le strategie “buy the dip”. Il risultato più significativo è che l’acquisto sistematico al minimo di un drawdown superiore al 10% ha storicamente generato un rendimento medio del +14.46% a 1 mese, con un win rate del 100%, fornendo un framework operativo per investitori evoluti e trader sistematici.

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