tail risk

18 Settembre 2025

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Formalmente, il tail risk si riferisce alla probabilità che si verifichino eventi situati nelle code di una distribuzione di probabilità, tipicamente rappresentata da una distribuzione normale o, più realisticamente, da una distribuzione con code più pesanti come la distribuzione t di Student o una distribuzione leptocurtica. Questi eventi, caratterizzati da bassa probabilità ma da impatto devastante, sono difficili da prevedere con modelli tradizionali basati su ipotesi di normalità. La misurazione del tail risk si concentra quindi sulla probabilità e sulla magnitudo delle perdite in queste regioni estreme della distribuzione, spesso utilizzando metriche come il Value at Risk (VaR) o l’Expected Shortfall (ES), che considerano esplicitamente le perdite nelle code della distribuzione.

L’importanza del tail risk risiede nella sua capacità di catturare l’impatto di eventi inattesi e catastrofici, come crisi finanziarie, eventi geopolitici o disastri naturali. Questi eventi, pur essendo rari, possono generare perdite enormi che possono compromettere la sopravvivenza di un’azienda o di un intero portafoglio. Ignorare il tail risk, basandosi solo su modelli che assumono normalità, può portare a una sottostima significativa del rischio effettivo e a una gestione del rischio inadeguata. Ad esempio, un modello VaR che assume una distribuzione normale potrebbe sottostimare la probabilità di una perdita superiore al 99° percentile, con conseguenze potenzialmente disastrose.

Nella pratica, il tail risk viene gestito attraverso diverse strategie. Una strategia comune è la diversificazione, che mira a ridurre l’esposizione a eventi specifici. Altre strategie includono l’utilizzo di strumenti derivati come le opzioni put per proteggersi da perdite significative (hedging) o l’investimento in asset con bassa correlazione tra loro. Consideriamo un esempio numerico: supponiamo che un portafoglio abbia un VaR al 99% di 1 milione di euro, basato su una distribuzione normale. Se la distribuzione reale presenta code più pesanti, la probabilità di una perdita superiore a 1 milione di euro potrebbe essere significativamente più alta di quanto stimato dal modello. L’Expected Shortfall (ES) fornisce una misura più completa del tail risk, considerando la grandezza attesa delle perdite oltre il VaR.

Nonostante la sua importanza, la gestione del tail risk presenta dei limiti. La stima accurata del tail risk è difficile a causa della scarsità di dati storici relativi a eventi estremi. Inoltre, la definizione stessa di ‘evento estremo’ può essere soggettiva e dipendere dal contesto. Infine, i modelli utilizzati per stimare il tail risk possono essere complessi e richiedere una notevole expertise per essere interpretati correttamente. È fondamentale ricordare che la gestione del tail risk è un processo continuo e iterativo, che richiede un monitoraggio costante e un adattamento alle nuove informazioni disponibili.

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Analisi Sistema SPX: Rilevata Euforia Decorrelata – Report Kriterion Quant 12 Novembre 2025

Analisi Sistema SPX: Rilevata Euforia Decorrelata – Report Kriterion Quant 12 Novembre 2025

Questa settimana, il report del Sistema V4.0 Kriterion Quant, basato sui dati aggiornati all’11 Novembre 2025, rileva una condizione di mercato critica: “Euforia Decorrelata”. Di conseguenza, il modello quantitativo raccomanda un posizionamento tattico di “Esposizione Ridotta SPX (40%)”. Questa analisi scompone i dati alla base di questo segnale.

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Analisi Rotazione Settoriale RRG: 08 Novembre 2025 (Analisi Rotazionale Settimanale)

Analisi Rotazione Settoriale RRG: 08 Novembre 2025 (Analisi Rotazionale Settimanale)

L’analisi RRG settimanale dell’08 novembre 2025 rivela una situazione di mercato eccezionalmente concentrata: il settore Technology (XLK) mantiene la leadership assoluta come unico settore in quadrante Leading, mentre tutti gli altri 10 settori GICS rimangono bloccati in territorio Lagging.

Rispetto alla settimana precedente, XLK mostra un lieve raffreddamento (RS-Ratio da 110.6 a 107.5) pur mantenendo momentum positivo. Il movimento più significativo riguarda Utilities (XLU), che subisce un deterioramento del momentum nonostante un apparente avvicinamento al benchmark.

La distanza euclidea tra Tech Basket e Defensive Basket si riduce da 12.63 a 10.32 punti, segnalando una convergenza parziale, ma il regime rimane Risk-On con correlazione negativa persistente (-0.193).

Operativamente, si raccomanda di mantenere overweight su Technology con trailing stop, evitare entry premature su Utilities, e attendere segnali concreti di rotazione verso altri settori prima di riallocare il portafoglio.

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