modelli

1 Settembre 2025

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Formalmente, un modello finanziario è una struttura matematica, spesso costituita da equazioni, algoritmi e dati storici, che cerca di catturare le relazioni tra variabili economiche e finanziarie. Queste variabili possono includere prezzi di attività, tassi di interesse, indicatori macroeconomici, volatilità e altre metriche rilevanti. L’obiettivo è creare una rappresentazione semplificata della realtà complessa dei mercati finanziari, consentendo analisi e previsioni più gestibili rispetto all’analisi diretta dei dati grezzi. La scelta del modello dipende dall’obiettivo dell’analisi e dalla natura dei dati disponibili.

L’importanza dei modelli in finanza quantitativa è fondamentale. Essi permettono di quantificare il rischio, ottimizzare i portafogli, valutare derivati e prevedere l’andamento dei prezzi. Ad esempio, il modello di Black-Scholes-Merton, pur con le sue limitazioni, è ampiamente utilizzato per la valutazione di opzioni. Questo modello, basato su ipotesi semplificative (come la distribuzione normale dei rendimenti), fornisce una formula analitica per il prezzo di un’opzione call o put, considerando fattori come il prezzo dell’asset sottostante, il tempo fino alla scadenza, il tasso di interesse privo di rischio e la volatilità implicita. Un altro esempio è il modello CAPM (Capital Asset Pricing Model), che aiuta a determinare il rendimento atteso di un asset in base al suo rischio sistematico.

Nella pratica, i modelli vengono utilizzati in una vasta gamma di applicazioni, dalla gestione del rischio (ad esempio, modelli di Value at Risk – VaR) alla costruzione di strategie di trading algoritmico (ad esempio, modelli di regressione per prevedere i movimenti dei prezzi). Tuttavia, è cruciale ricordare che i modelli sono solo rappresentazioni semplificate della realtà. Le loro previsioni sono soggette a incertezza e dipendono fortemente dalle ipotesi su cui sono basati. Un’ipotesi errata o dati imprecisi possono portare a risultati fuorvianti. Per questo motivo, è essenziale validare attentamente i modelli e testare la loro robustezza prima di utilizzarli per prendere decisioni di investimento.

I vantaggi dei modelli includono la possibilità di automatizzare processi decisionali, quantificare il rischio in modo sistematico e testare diverse strategie in un ambiente simulato. Tuttavia, i limiti sono altrettanto importanti. I modelli possono essere sovra-parametrizzati (overfitting), adattandosi troppo bene ai dati storici e perdendo capacità predittiva sui dati futuri. Inoltre, possono essere fragili rispetto a cambiamenti inaspettati nel mercato o a eventi imprevisti (cigni neri). Infine, la semplificazione della realtà, necessaria per costruire un modello gestibile, può portare a una perdita di informazioni cruciali, compromettendo l’accuratezza delle previsioni.

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Analisi Quantitativa Definitiva su Microsoft (MSFT): Il DNA Statistico di un Titano di Mercato dal 2006 a Oggi

Analisi Quantitativa Definitiva su Microsoft (MSFT): Il DNA Statistico di un Titano di Mercato dal 2006 a Oggi

Questo studio conduce un’analisi di profiling quantitativo approfondita sulla serie storica del titolo Microsoft (MSFT.US) dal 2006 al 2025. Il problema affrontato è la caratterizzazione del comportamento statistico dell’asset per superare le analisi discrezionali e identificare vantaggi competitivi (“edge”) oggettivi. La metodologia impiega un approccio modulare basato su Python, analizzando persistenza, regimi di mercato e ciclicità. Il risultato più significativo è l’identificazione di un chiaro trend rialzista, punteggiato da opportunità tattiche di tipo mean-reverting, specialmente in contesti di bassa volatilità, offrendo un framework robusto per investitori e trader sistematici.

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Analisi Quantitativa (NVDA): Decodificare il DNA di un Titolo da -90% a +10.000% con un Approccio Sistematico

Analisi Quantitativa (NVDA): Decodificare il DNA di un Titolo da -90% a +10.000% con un Approccio Sistematico

Affrontiamo il problema di navigare l’estrema volatilità di un titolo come NVIDIA (NVDA.US) attraverso un’analisi quantitativa rigorosa. Utilizzando un approccio sistematico in Python su dati giornalieri dal 2006 al 2025, abbiamo eseguito un “profiling” completo per identificare vantaggi statistici ricorrenti. Il risultato più significativo è l’individuazione di un doppio “edge”: una forte anomalia stagionale rialzista nel mese di

Agosto e una robusta tendenza al ritorno alla media (mean reversion) a seguito di forti ribassi, quantificati da uno Z-Score inferiore a -1.88. Questo studio fornisce un framework replicabile per trasformare l’analisi storica in un concreto piano operativo.

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Analisi Quantitativa dei Drawdown su Apple (AAPL): L’Edge Statistico del “Buy the Dip” dal 2006 a Oggi

Analisi Quantitativa dei Drawdown su Apple (AAPL): L’Edge Statistico del “Buy the Dip” dal 2006 a Oggi

Questo studio di Kriterion Quant analizza in modo multidimensionale tutti gli episodi di drawdown del ticker Apple (AAPL.US) a partire dal 01-01-2006. La ricerca trasforma la percezione del rischio associata ai crolli di mercato in un’opportunità strategica quantificabile. Basandosi su un algoritmo Python, lo studio valida statisticamente le strategie “buy the dip”. Il risultato più significativo è che l’acquisto sistematico al minimo di un drawdown superiore al 10% ha storicamente generato un rendimento medio del +14.46% a 1 mese, con un win rate del 100%, fornendo un framework operativo per investitori evoluti e trader sistematici.

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