correlazione

1 Settembre 2025

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Formalmente, la correlazione tra due variabili aleatorie X e Y è una misura della loro dipendenza lineare. È quantificata dal coefficiente di correlazione, spesso indicato con ρ (rho) o r, che rappresenta la forza e la direzione della relazione lineare. Un valore di ρ = +1 indica una correlazione positiva perfetta (quando X aumenta, Y aumenta proporzionalmente), ρ = -1 indica una correlazione negativa perfetta (quando X aumenta, Y diminuisce proporzionalmente), mentre ρ = 0 indica assenza di correlazione lineare. È importante notare che l’assenza di correlazione lineare non implica necessariamente l’indipendenza statistica delle variabili.

La correlazione è uno strumento fondamentale nella gestione del rischio e nella costruzione di portafogli. Gli investitori utilizzano la correlazione per diversificare i propri investimenti. Ad esempio, se un investitore possiede azioni di un’azienda tecnologica (X) e desidera ridurre il rischio, potrebbe includere nel portafoglio azioni di un’azienda del settore energetico (Y), a condizione che la correlazione tra X e Y sia bassa o negativa. Se la correlazione tra X e Y fosse di -0.5, e X avesse un rendimento del 10%, mentre Y avesse un rendimento del -5%, la variazione del portafoglio sarebbe minore rispetto a quella di un portafoglio composto solo da X. Questo perché i movimenti dei due asset tendono a compensarsi.

Un esempio pratico: immaginiamo che due azioni, A e B, abbiano una correlazione di 0.8. Questo suggerisce che i loro prezzi tendono a muoversi nella stessa direzione. Se il prezzo di A aumenta, è probabile che anche il prezzo di B aumenti. Tuttavia, è importante ricordare che la correlazione misura solo la relazione lineare. Potrebbero esistere relazioni non lineari tra le due azioni che il coefficiente di correlazione non cattura. Inoltre, una correlazione elevata non implica causalità; la correlazione tra due variabili potrebbe essere dovuta a una terza variabile non osservata.

I limiti della correlazione sono significativi. La correlazione è sensibile ai valori anomali e può essere fuorviante se applicata a dati non distribuiti normalmente. Inoltre, come già menzionato, la correlazione non implica causalità e non cattura relazioni non lineari. È quindi essenziale utilizzare la correlazione in combinazione con altre tecniche di analisi per ottenere una comprensione completa della relazione tra le variabili. Un’analisi approfondita, che includa l’esame della distribuzione dei dati, la presenza di valori anomali e l’utilizzo di tecniche di regressione, è fondamentale per interpretare correttamente i risultati.

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Analisi Quantitativa Definitiva su Microsoft (MSFT): Il DNA Statistico di un Titano di Mercato dal 2006 a Oggi

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Questo studio conduce un’analisi di profiling quantitativo approfondita sulla serie storica del titolo Microsoft (MSFT.US) dal 2006 al 2025. Il problema affrontato è la caratterizzazione del comportamento statistico dell’asset per superare le analisi discrezionali e identificare vantaggi competitivi (“edge”) oggettivi. La metodologia impiega un approccio modulare basato su Python, analizzando persistenza, regimi di mercato e ciclicità. Il risultato più significativo è l’identificazione di un chiaro trend rialzista, punteggiato da opportunità tattiche di tipo mean-reverting, specialmente in contesti di bassa volatilità, offrendo un framework robusto per investitori e trader sistematici.

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Analisi Quantitativa (NVDA): Decodificare il DNA di un Titolo da -90% a +10.000% con un Approccio Sistematico

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Affrontiamo il problema di navigare l’estrema volatilità di un titolo come NVIDIA (NVDA.US) attraverso un’analisi quantitativa rigorosa. Utilizzando un approccio sistematico in Python su dati giornalieri dal 2006 al 2025, abbiamo eseguito un “profiling” completo per identificare vantaggi statistici ricorrenti. Il risultato più significativo è l’individuazione di un doppio “edge”: una forte anomalia stagionale rialzista nel mese di

Agosto e una robusta tendenza al ritorno alla media (mean reversion) a seguito di forti ribassi, quantificati da uno Z-Score inferiore a -1.88. Questo studio fornisce un framework replicabile per trasformare l’analisi storica in un concreto piano operativo.

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Analisi Quantitativa dei Drawdown su Apple (AAPL): L’Edge Statistico del “Buy the Dip” dal 2006 a Oggi

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Questo studio di Kriterion Quant analizza in modo multidimensionale tutti gli episodi di drawdown del ticker Apple (AAPL.US) a partire dal 01-01-2006. La ricerca trasforma la percezione del rischio associata ai crolli di mercato in un’opportunità strategica quantificabile. Basandosi su un algoritmo Python, lo studio valida statisticamente le strategie “buy the dip”. Il risultato più significativo è che l’acquisto sistematico al minimo di un drawdown superiore al 10% ha storicamente generato un rendimento medio del +14.46% a 1 mese, con un win rate del 100%, fornendo un framework operativo per investitori evoluti e trader sistematici.

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